Un nuovo Camp NaNoWriMo
Mi sono decisa all’ultimo, ma questo mese partecipo al Camp NaNoWriMo, un’iniziativa della quale ho già parlato in questo post.
Anche stavolta mi sono iscritta a una cabin, che fa sempre comodo per scambiare due chiacchiere con altre persone e darsi qualche pacca sulle spalle. Ho settato il mio goal a 30.000 parole, da suddividere fra progetti diversi (blog post, racconti, revisioni, aggiunte) anche se il principale è ancora il mio romanzo steampunk, che sta diventando un’impresa ciclopica – se non altro per la quantità di documentazione che mi costringe a studiare. C’è di buono che proprio l’idea di quel romanzo ha suscitato interesse quando non addirittura entusiasmo nei consulenti con cui avevo parlato lo scorso settembre al Women’s Fiction Festival di Matera, quindi è bello potercisi finalmente dedicare di nuovo e muovere altri 30.000 passettini verso il suo completamento.
Con ogni probabilità, durante il Camp mi dedicherò alla parte del romanzo più fantascientifica e meno radicata nella Storia d’Europa; questo dovrebbe permettermi di procedere spedita, senza interrompermi ogni dieci minuti per controllare un riferimento, una data, una battaglia, una città. Mi piacerebbe dedicare la mia dose quotidiana di televisione a film e documentari sulla Grande Guerra e sulle trincee, per assorbire una briciola della tragica atmosfera che vi regnava. Dovrei avere anche qualche fumetto ambientato in quel periodo, senza contare vario materiale narrativo sullo steampunk, anche’esso utile a entrare nel mood.
Gli ostacoli principali sono due. Anzitutto il fatto che, sempre quest’estate, dovrei anche revisionare il chick-lit insieme alla co-autrice Hilda, il che è un impegno non da poco; e poi la settimana di vacanza che ho in programma per fine mese. Onestamente non so se ho voglia di portarmi da scrivere anche sulle Dolomiti (che, per carità, sarebbero un luogo ideale) o se dovrei staccare del tutto e pensare solo a rilassarmi. Immagino che dipenderà dal wordcount a cui sarò arrivata il giorno prima di partire.
Detto questo, basta chiacchiere e si va a scrivere.