Orologi senza tempo – Dentro il racconto
Orologi senza tempo è il titolo di un’antologia pubblicata nel 2013 da Nicola Pesce Editore, con la finalità di contribuire alla ricostruzione della Città della Scienza di Napoli, andata in gran parte distrutta nel marzo di quello stesso anno a causa di un incendio doloso.
Sette autori (Barbara Baraldi, Francesco Falconi, Leonardo Patrignani, Cecilia Randall, Emma Romero, Licia Troisi ed Emilio Zàgara) hanno contribuito con un racconto ciascuno, dedicato all’iniziativa: in alcuni casi i testi citano esplicitamente e a lungo la Città della Scienza, magari in qualità di sfondo per le storie; in altri la accennano appena, come una strizzata d’occhio al lettore. Esaminare i diversi modi in cui ciascun autore/autrice ha aderito all’argomento portante è il motivo d’interesse principale per questo volume, come accade (perlomeno a me) con tutte le antologie a tema.
Il sottotitolo del volume recita “Una grande antologia fantasy” (anzi, il lancio promozionale recitava “Il meglio del fantasy italiano unito per ricostruire la Città della Scienza”), il che è vero fino a un certo punto: non tutti i racconti sono di genere fantastico. A mio avviso, per scioltezza linguistica e per originalità della trama spiccano i contributi di Emma Romero e di Emilio Zàgara: due stili consapevoli, mai banali, insomma carichi di personalità. Ho gradito anche il racconto di Cecilia Randall, orchestrato a metà fra passato e presente e arricchito da un colpo di scena romantico e doloroso.
Valore aggiunto: la copertina realizzata da Paolo Barbieri, orchestrata nei colori blu e oro, che gioca con il titolo della raccolta.
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Dentro il racconto è una serie di post dedicati alla narrativa breve: talvolta mediante uno sguardo a racconti e ad antologie, altre volte mediante interviste a persone che si dedicano alla scrittura e alla riflessione sulla scrittura stessa.