NaNoWriMo 2015: un bilancio
Il NaNoWriMo è finito!
E ha funzionato. Cinquantamila parole, scritte in un mese tondo tondo (ne avevo parlato in questo post, ricordi?). Diplomino, festeggiamento virtuale coi compagni di avventura, eccetera. Però, alla fine della corsa, anche un senso di stanchezza e di rimbecillimento globale di cui avrei fatto volentieri a meno. Complessivamente, ne è valsa la pena? Vediamo.
– le cinquantamila parole prodotte (un avanzamento significativo nella stesura di The Silent Force, inclusa l’identificazione di uno snodo narrativo che prima non avevo molto chiaro);
– la disciplina che ha accompagnato (anche un po’ a fasi alterne, lo ammetto) la suddetta produzione;
– l’abitudine a passare molto tempo in biblioteca senza distrazioni;
– la pausa colazione a metà mattina con una nuova amica;
– la community dei WriMos (cioè gli altri partecipanti), non foltissima ma significativa, tra esordienti assoluti e nomi già noti del panorama self italiano.
Lista dei “contro”:
– le dieci/quindicimila parole da buttare (se scrivo tirando come una locomotiva, è facile che mi esca roba buona mista a robaccia illeggibile);
– la difficoltà a mantenere la disciplina (almeno una parte di essa, mica pretendevo la luna!) dopo la fine del NaNo;
- la montagna di impegni e commissioni varie che avevo rimandato a novembre (“Via tutti! Devo scrivere! Sto partecipando al NaNo!”) per poi ritrovarmele tutte ammucchiate in dicembre;
– l’effetto “sbornia da scrittura” che mi ha colta a fine NaNo (ho macinato talmente tanto in quel mese, che poi mi sono sentita più fiacca e incerta del solito per i due mesi successivi, mi sembrava di essere Wyle Coyote quando finisce schiacciato da un macigno).
Lo rifarei?
Sì, ma con maggiore consapevolezza dell’organizzazione che serve prima del fatidico mese. Ridurre drasticamente gli altri impegni, giocare d’anticipo (invece che di ritardo) su tutto il possibile, calendarizzare fino all’ultima cretinata (giorni e orari in cui fare la spesa, in cui frequentare il parentado, in cui pulire casa…), mantenere piccoli spazi di libertà dove e quando servono di più.
Ci si vede fra nove mesi, NaNo, e vediamo se mi frantumi anche stavolta.